Israele - Gaza, le news del 25 agosto. Trump: "Penso che entro 2-3 settimane la guerra finirà”

Almeno 20 persone, inclusi cinque giornalisti, sono stati uccisi oggi nell'attacco dell'Esercito israeliano sul complesso ospedaliero Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "Stanno facendo tutto il possibile per mettere a tacere le voci indipendenti che cercano di raccontare ciò che accade a Gaza", ha denunciato il direttore generale di Reporter Senza Frontiere (Rsf). Il capo dello Stato maggiore della difesa israeliana, stando a quanto riportato dal The Time of Israel, ha dato l’annuncio dell’accordo per il rilascio dei ostaggi e aggiunto: “Ora la questione è nelle mani di Netanyahu”.
Il fondo patrimoniale norvegese disinveste da Israele per motivi etici
Il fondo patrimoniale norvegese da 2.000 miliardi di dollari, il più grande al mondo, ha dichiarato di aver disinvestito dal gruppo statunitense Caterpillar CAT.N e da cinque banche israeliane per motivi etici,
Stampa Romana: A Gaza continua la strage di giornalisti, propaganda affidata agli influencer
Altri cinque operatori dell'informazione uccisi a Gaza nell'ennesimo raid su un ospedale, un attacco mirato con un drone, in due tempi. I giornalisti sono obiettivi da colpire per le forze armate di Israele, testimoni da eliminare dell'incessante massacro di civili, sotto le bombe o per fame, della sistematica violazione dei diritti umani". Così, in una nota, l'Associazione Stampa Romana. "Si uccidono i giornalisti sul campo -prosegue la nota- si impedisce l'accesso alla stampa indipendente, mentre si organizza una propaganda maldestra e offensiva con gli influencer, cui è affidato l'improba impresa di negare l'evidenza mostrata ogni giorno dalle immagini che arrivano da Gaza, proprio grazie ai giornalisti che sono diventati bersaglio: i morti sono oltre 240". "Vittime -conclude Stampa Romana- insieme al diritto di cronaca, a quello dell'opinione pubblica mondiale di essere informata. È necessaria una mobilitazione su scala globale, a difesa del diritto di cronaca e della piena libertà di espressione".
Il Brasile rifiuta di riconoscere il gradimento al nuovo ambasciatore di Israele
Il Brasile rifiuta di concedere il gradimento al nuovo ambasciatore designato di Israele, Gali Dagan, già inviato in Colombia. Il Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva aveva accusato già lo scorso anno Israele di genocidio a Gaza. Sempre lo scorso anno, il Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele che da allora non è più tornato.
Msf: “Indignati” per l’impunità con cui Israele attacca
L'Ong Medici senza frontiere (Msf) ha espresso indignazione per l'"impunità" di Israele dopo l'ultimo attacco a un ospedale nella Striscia di Gaza. "Denunciamo con la massima fermezza gli orribili attacchi sferrati oggi da Israele contro l'ospedale Nasser, l'unica struttura medica pubblica parzialmente funzionante nel sud di Gaza", ha dichiarato in una nota Jerome Grimaud, coordinatore de emergenza di Msf a Gaza.
Netanyahu: “Inequivocabile la decisione di assumere il controllo di Gaza City”
Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu non fa marcia indietro sui suoi piani di occupazione a Gaza. La decisione del governo di assumere il controllo di Gaza City è "inequivocabile", ha detto, dopo la pioggia di critiche per il raid dell'Idf contro l'ospedale Nasser in cui sono stati uccisi 20 civili, fra cui cinque giornalisti. "Israele agirà con determinazione e forza per portare a casa tutti gli ostaggi e sconfiggere Hamas", ha detto il Premier alla senatrice americana Joni Ernst che lo ha incontrato oggi a Gerusalemme.
Trump: “Penso che entro le prossime due o tre settimane ci sarà una conclusione della guerra”
"Penso che entro le prossime due o tre settimane ci sarà una conclusione piuttosto buona e definitiva. È una cosa difficile da dire, perché combattono da migliaia di anni. Sapete, è sempre stato un focolaio, ma credo che stiamo facendo un ottimo lavoro. Però deve finire". Lo afferma il presidente Usa Donald Trump nel corso di un incontro con la stampa nello Studio Ovale, a proposito del conflitto tra Israele e Hamas, stando a quanto riporta il Guardian. Quando gli è stato chiesto se ci fosse una "spinta diplomatica" per porre fine al conflitto, Trump ha reindirizzato la domanda al suo inviato speciale Steve Witkoff, che non ha fornito ulteriori dettagli ma lo ha elogiato. "Non saremmo da nessuna parte, se non fosse per il post su Truth del presidente della scorsa settimana, che è stato un messaggio a Hamas affinché si desse una mossa e andasse al tavolo della pace. Senza quello, tutto sarebbe rimasto bloccato. Quindi, come al solito, è lui l'uomo che smuove le cose", ha detto Witkoff stando alla testata britannica.
Trump: “La carestia a Gaza deve finire”
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha risposto con un "nessuno ricorda il 7 ottobre", pronunciato più volte, quando gli è stato chiesto dai giornalisti cosa pensasse della carestia che sta affliggendo la popolazione palestinese a Gaza. "Ma detto questo - ha aggiunto - deve finire".
Houthi, bilancio attacco israeliano su Sana’a: 10 morti e più di 90 feriti
Il bilancio aggiornato dell'attacco israeliano di ieri sulla capitale yemenita Sana’a è salito a 10 morti e oltre 90 feriti. Lo comunica il portavoce del ministero della Salute degli Houthi, Anees Alasbahi, scrivendo un post su X
Netanyahu: “Israele esprime profondo rammarico per il tragico incidente avvenuto oggi all'ospedale Nasser di Gaza”
"Israele esprime profondo rammarico per il tragico incidente avvenuto oggi all'ospedale Nasser di Gaza. Israele apprezza il lavoro dei giornalisti, del personale medico e di tutti i civili". Lo scrive l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Le autorità militari - prosegue l'ufficio di Netanyahu - stanno conducendo un'indagine approfondita. La nostra guerra è contro i terroristi di Hamas. I nostri obiettivi legittimi sono sconfiggere Hamas e riportare a casa i nostri ostaggi".
Guterres, un’indagine rapida e imparziale sulle uccisioni dei giornalisti
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "condanna fermamente l'uccisione di palestinesi avvenuta oggi durante gli attacchi israeliani che hanno colpito l'ospedale Nasser di Khan Younis", dove "tra le vittime figurano civili, personale medico e giornalisti". Lo riferisce il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric, chiedendo che venga condotta "un'indagine rapida e imparziale su queste uccisioni". "Queste ultime terribili uccisioni mettono in evidenza i rischi estremi che il personale medico e i giornalisti corrono nello svolgimento del loro lavoro vitale in questo brutale conflitto. Il Segretario Generale ricorda che i civili, compreso il personale medico e i giornalisti, devono essere rispettati e protetti in ogni momento", riferisce il portavoce.
La ministra tedesca presto in Israele e Palestina
La ministra tedesca dello Sviluppo e degli Aiuti esteri, Reem Alabali Radovan, partirà per una visita di tre giorni in Israele, nei territori palestinesi, in Giordania e in Arabia Saudita. Lo rende noto il suo portavoce.
Macron sull’attacco al Nasser: “Intollerabile, Israele deve rispettare il diritto internazionale”
Il raid israeliano contro l'ospedale Nasser di Gaza in cui sono rimaste uccise almeno 20 persone, fra cui cinque giornalisti, "è intollerabile", ha dichiarato il Presidente francese, Emmanuel Macron, sollecitando Israele a "rispettare il diritto internazionale". "I civili e i giornalisti devono essere protetti in qualunque circostanza. I media devono poter esercitare la loro missione in modo libero e indipendente per coprire la realtà del conflitto", ha scritto su X.
Stubb: “A Gaza il fallimento dell’umanità”
Il Presidente finlandese, Alexander Stubb, ha dichiarato che la situazione a Gaza è una catastrofe umanitaria che equivale a un fallimento dell'umanità e che le azioni di Israele nella Striscia di Gaza violano il diritto internazionale.
Media, sarebbe stato ucciso anche un sesto giornalista a Al-Mawasi oggi nella Striscia
Dopo l'attacco all'ospedale Nasser di Khan Yunis, in cui sono stati uccisi cinque giornalisti, un altro giornalista, Hassan Duhan, è stato ucciso in un attacco alla zona degli sfollati di Al-Mawasi, nella Striscia di Gaza meridionale, secondo quanto riportato da Gaza. Lo scrive il sito israeliano Ynetnews.
Trump: “Raid Idf sull’ospedale? Non sono contento”
Rispondendo ai reporter nello studio Ovale, Donald Trump ha detto che non sapeva del raid di Israele sull'ospedale di Gaza ma che non è contento di ciò.
Cardinale Parolin: “Allibiti di fronte al raid sull’ospedale”
"Restiamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo a Gaza, nonostante ci sia la condanna del mondo intero. E' proprio un non-senso". Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, commenta così il raid sul Nasser Hospital di Gaza, che ha causato la morte di 20 persone. "Sembra che non ci siano spiragli di soluzione e sembra che la situazione diventi sempre di più complicata e sempre più precaria dal punto di vista umanitario, con tutte le conseguenze che vediamo quotidianamente", aggiunge Parolin, parlando con i giornalisti a Napoli, a margine delle celebrazioni per la 75esima Settimana liturgica nazionale.
Testimoni, al Nasser 2 missili a distanza di pochi minuti
È stato un doppio attacco quello israeliano che stamattina ha colpito l'ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il cui bilancio è di almeno 20 morti, fra cui anche giornalisti. È quanto raccontano operatori sanitari locali. Il dottor Ahmed al-Farra, capo del reparto di pediatria del Nasser, ha raccontato che il primo attacco ha colpito l'ultimo piano di un edificio dell'ospedale Nasser e pochi minuti dopo, mentre giornalisti e soccorritori con giubbotti arancioni si precipitavano su una scala esterna, un secondo missile ha colpito lo stesso punto. Versione che coincide con quella raccontata ad AP da un responsabile del ministero della Sanità di Gaza, Zaher al-Waheidi, che ha riferito che il primo attacco è avvenuto intorno alle 10.10 e ha colpito il quarto piano dell'ospedale, dove si trovano le sale operatorie e le residenze dei medici; secondo al-Waheidi in questo primo attacco sono state uccise almeno 2 persone. Il secondo attacco sulla tromba delle scale ha ucciso altre 17 persone, tra cui équipe mediche, soccorritori, giornalisti e altre persone che si stavano precipitando al piano superiore, ha riferito al-Waheidi ad Associated Press. I giornalisti utilizzavano spesso la scala esterna come luogo per le dirette tv e per captare il segnale internet.
Regno Unito, ministro degli Esteri Lammy “inorridito” dagli attacchi all’ospedale Nasser
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato di essere "inorridito" dagli attacchi israeliani su un ospedale di Gaza che hanno ucciso almeno 20 persone, tra cui cinque giornalisti. "Inorridito dall'attacco di Israele all'ospedale Nasser. I civili, gli operatori sanitari e i giornalisti devono essere protetti. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato", ha scritto Lammy su X
Vicario della Custodia di Terra Santa: “I potenti del mondo trovino una soluzione per la fine della guerra a Gaza”
"È il momento per tutti i potenti del mondo di trovare una soluzione, da più di settant'anni tutti stanno soffrendo sia israeliani che palestinesi, basta, basta!". L'appello per la fine della guerra a Gaza arriva dal vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas. Il frate - intervenuto al Meeting di Rimini -ha chiesto che si ascoltino gli appelli del Papa: "Chi paga questa situazione sono i bambini che sono rimasti orfani, le donne, i disabili, gli anziani. Basta con questa guerra! Chiedo alla comunità internazionale di trovare una soluzione umana a una situazione disumana che la gente sta vivendo da due anni. La gente veramente muore di fame, di sete, di caldo".
Onu: “I giornalisti non sono un obiettivo. Gli ospedali non sono un obiettivo"
“I giornalisti non sono un obiettivo. Gli ospedali non sono un obiettivo". Così in una dichiarazione la portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani, dopo le notizie arrivate da Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "L'uccisione di giornalisti a Gaza dovrebbe sconvolgere il mondo, non in un silenzio attonito, ma verso l'azione, chiedendo responsabilità e giustizia", aggiunge Shamdasani.
Oms: stop agli attacchi al personale sanitario e cessate il fuoco ora
"Mentre la popolazione di Gaza soffre la fame, il suo già limitato accesso all'assistenza sanitaria viene ulteriormente paralizzato dai ripetuti attacchi. Non possiamo dirlo abbastanza forte: STOP agli attacchi all'assistenza sanitaria. Cessate il fuoco ora!". Lo ha scritto su X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, chiedendo la fine degli attacchi alle strutture mediche e sollecitando le parti a raggiungere un cessate il fuoco, in seguito agli attacchi israeliani all'ospedale Nasser, in cui sono morte almeno 20 persone, tra cui quattro membri del personale medico.
Borrell dice che servirebbe azione legale per spingere Ue ad agire di fronte al “massacro” a Gaza
L'ex Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ha affermato che "qualcuno dovrebbe agire legalmente per costringere le istituzioni europee a fare ciò che devono fare" di fronte al "massacro" a Gaza, dato che "non stanno facendo nulla" e che Israele sta "violando" i diritti umani. Borrell ha parlato con la stampa spagnola in occasione del corso 'Quo Vadis Europa?' che tiene questa settimana all'Università Internazionale Menéndez Pelayo di Santander, in Cantabria, come riporta elDiario.es. L'ex Alto rappresentante ha avvertito che se l'Europa non prenderà misure concrete contro Israele, il "discredito" continuerà a crescere agli occhi del resto del mondo e la renderà incapace di attuare qualsiasi politica di difesa dei diritti umani.
La Siria condanna raid Idf nel sud del Paese
La Siria "condanna fermamente" quella che definisce un'incursione militare israeliana nel sud del Paese, definendola una "pericolosa escalation". Lo dichiara il governo di Damasco, secondo quanto riporta il Times of Israel. Secondo le autorità siriane, decine di soldati e oltre 10 veicoli militari hanno partecipato a un raid nell'area di Beit Jinn, che si trova vicino al confine con le Alture del Golan, territorio controllato da Israele; il comunicato condanna anche la presenza israeliana in un'area ai piedi del Monte Hermon, definendolo una "palese violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Repubblica Araba Siriana"
Unwra dopo l’attacco all’ospedale Nasser: “Scioccate l’indifferenza del mondo”
“Gaza: altri giornalisti uccisi oggi. Si mettono a tacere le ultime voci rimaste che denunciano la morte silenziosa dei bambini durante la carestia. L'indifferenza e l'inazione del mondo sono scioccanti". Lo scrive su X il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa, Philippe Lazzarini, commentando i raid israeliani sull'ospedale Nasser di Gaza che hanno ucciso cinque reporter.
Hamas accusa Israele di aver effettuato un attacco mirato a medici e giornalisti: “Un nuovo crimine di guerra”
Hamas ha accusato Israele di aver compiuto un nuovo crimine di guerra con un attacco "mirato" a medici e giornalisti, dopo i raid delle Idf sull'ospedale di Nasser, nel sud della Striscia di Gaza, in cui hanno perso la vita cinque giornalisti. Si tratta di un nuovo crimine di guerra che si aggiunge a "una sanguinosa lista di massacri", ha affermato in una nota il gruppo palestinese aggiungendo che questi attacchi mostrano tutto il "disprezzo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo governo terrorista per il diritto internazionale". Con questo nuovo "massacro" le forze israeliane stanno cercando di intimidire i giornalisti affinché non parlino della "pulizia etnica" e della crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, dove Netanyahu sta attuando "una politica di fame sistematica", ha affermato Hamas nella dichiarazione ripresa dal sito web Filastin. Il gruppo ha poi invitato la comunità internazionale ad adottare misure immediate per fermare il "genocidio sistematico" e per garantire aiuti urgenti alla popolazione di Gaza.
Nbc dice che Moas Abu Taha, tra i giornalisti uccisi nell'attacco israeliano all'ospedale Nasser di Gaza, non lavorava per loro
La rete televisiva statunitense Nbc ha affermato che Moas Abu Taha, tra i giornalisti uccisi nell'attacco israeliano all'ospedale Nasser di Gaza, non lavorava per l'emittente, come inizialmente riportato. Lo scrive la Bbc.
Il Tech Headquarters annuncia che domani diverse aziende consentiranno ai dipendenti di partecipare alla giornata di protesta
Il Tech Headquarters organizzazione che riunisce decine di aziende tecnologiche e fondi di venture capital in Israele, ha annunciato che domani diverse di loro consentiranno ai dipendenti di lasciare il lavoro prima per partecipare alla giornata di protesta di massa indetta dal Forum dei familiari degli ostaggi. I manifestanti chiederanno al governo di raggiungere un accordo che metta fine alla guerra a Gaza e riporti a casa i rapiti. Tra le imprese coinvolte, precisa Yedioth Ahronoth, ci sono colossi come Meta e Wix e fondi come F2 Venture Capital.
Ap, scioccati e rattristati da morte nostra freelance a Gaza
Associated Press si è detta scioccata e rattristata dalla notizia della morte della giornalista Mariam Dagga, 33 anni, uccisa nell'attacco all'ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Gaza, un attacco israeliano ha colpito l'ospedale uccidendo 20 persone. Fra loro ci sarebbero 4 giornalisti, fra cui appunto Dagga, che lavorava come freelance dall'inizio della guerra per AP, oltre che per altre testate. Dagga, che ha un figlio di 12 anni evacuato da Gaza all'inizio della guerra, lavorava spesso al Nasser e recentemente aveva riportato le difficoltà dei medici dell'ospedale nel salvare i bambini dalla fame. Independent Arabia, la versione in lingua araba del quotidiano britannico Independent, ha dichiarato che Daqqa aveva collaborato anche con loro. "Stiamo facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza dei nostri giornalisti a Gaza, che continuano a fornire testimonianze cruciali in condizioni difficili e pericolose", afferma AP. In uno degli ultimi post sui social di Dagga, che risale a domenica, la giornalista ha pubblicato un selfie in cui appariva appoggiata a un muro.
Cinque i giornalisti morti nel raid israeliano sull’ospedale di Nasser
Sono cinque i giornalisti morti nel raid israeliano sull’ospedale Nasser di Khan Yunis. L’agenzia di stampa Afp riporta il nome di Ahmad Abu Aziz, giornalista che lavorava per testate locali e internazionali.
Rsf, Idf fa di tutto per silenziare voci indipendenti su Gaza
"Stanno facendo tutto il possibile per mettere a tacere le voci indipendenti che cercano di riferire su Gaza": lo ha detto il direttore generale della ong internazionale con sede a Parigi Reporter senza frontiere (Rsf), Thibaut Bruttin, riferendosi al duplice attacco lanciato oggi dall'Esercito israeliano sull'ospedale Nasser di Khan Yunis. Lo riporta NBC. I sostenitori della libertà di stampa non avevano mai assistito a un regresso così grave per la sicurezza dei giornalisti, ha aggiunto Bruttin, sottolineando che i giornalisti sono stati uccisi sia in attacchi indiscriminati sia in attacchi mirati che l'esercito israeliano ha ammesso di aver compiuto.
Hamas, 'sale a 20 morti bilancio del raid Idf sul Nasser'
E' salito a 20 il bilancio delle vittime del duplice attacco lanciato questa mattina dall'Esercito israeliano (Idf) sull'ospedale Nasser di Khan Yunis: lo ha reso noto il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas. "Il bilancio provvisorio delle vittime è di 20 morti tra personale sanitario, pazienti, giornalisti e membri della protezione civile, oltre a decine di feriti, mentre i bombardamenti hanno causato panico e caos, interrompendo il lavoro del reparto operatorio e privando i pazienti e i feriti del loro diritto alle cure", si legge in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
Idf, inchiesta su raid Nasser, reporter non sono target
Israele ha annunciato che condurrà "un'inchiesta immediata" dopo l'attacco all'ospedale Nasser a Khan Younis, nel sud di Gaza, che ha fatto 15 morti tra cui 4 fotoreporter. Il portavoce dell'Idf ha anche espresso "rammarico per qualsiasi danno arrecato a civili non coinvolti". Le forze armate israeliane "non prendono in alcun modo di mira i giornalisti in quanto tali, e si adoperano il più possibile per ridurre al minimo i danni a loro arrecati, garantendo al contempo la sicurezza delle nostre forze", ha aggiunto.
Borrell, “qualcuno porti in tribunale l'inazione dell'Ue su Gaza”
Di fronte alla "carneficina" di Israele a Gaza, "Qualcuno dovrebbe agire giudizialmente per far sì che le istituzioni europee facciano quello che devono fare e, poiché sembra che non vogliano farlo, c'è una cosa che sono i tribunali di giustizia dove portare il caso di inazione". Lo detto Josep Borrell, l'ex alto rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue, in dichiarazioni ai media in occasione del corso 'Quo vadis Europa?', che dirige presso l'Università Internazionale Menendez Palayo, a Santander (Cantabria). Secondo Borrell, le istituzioni europee "non stanno facendo assolutamente nulla, letteralmente nulla" per frenare la carneficina a Gaza. Di fronte a "questo massacro, sfogliano la margherita, dicono che forse faranno proposte per stabilire qualche sanzione" a Israele, "ma poi non le fanno", ha incalzato l'ex ministro socialista. Borrell ha sottolineato che, se l'Europa non prende provvedimenti, il suo "discredito continuerà", rendendola incapace di difendere i diritti umani. Ha evidenziato che il Trattato Ue obbliga ad agire e che, per la mancata azione, l'Unione "incorre non solo in una complicità morale, politica e perfino amministrativa perché non sta adempiendo ai suoi doveri". Quanto accade sulla Striscia, secondo l'ex capo della diplomazia europea, è "una tragedia assolutamente inaccettabile per il mondo e solo le opinioni pubbliche dei Paesi sviluppati, quelli che danno armi a Israele, che lo alimentano e lo sostengono, possono evitare che vada avanti", ha aggiunto nel riferirsi in particolare agli Stati Uniti. Anche in merito al conflitto in Ucraina, Josep Borrell ha criticato che Europa "non sa dove va" e ha chiesto ai paesi europei di tenere conto del fatto che il presidente statunitense Donald "Trump è più vicino a Putin che a noi".
Media, raid Idf su ospedale Nasser, i morti sono 19
E' salito a 19 il bilancio dei morti nel duplice attacco di questa mattina dell'Esercito israeliano (Idf) sull'ospedale Nasser di Khan Yunis: lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che ci sono anche decine di feriti. Tre le vittime, come riportato in precedenza, anche un cameraman a contratto dell'agenzia di stampa Reuters e un giornalista dell'emittente statunitense Nbc.
Tajani dal Papa: “Italia impegnata a difendere i cristiani a Gaza e in Cisgiordania”
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha assicurato a papa Leone XIV, che lo ha ricevuto questa mattina in Vaticano, l’impegno italiano a difendere i cristiani a Gaza, in Cisgiordania e nel resto del mondo. “E’ stato un incontro privato, abbiamo parlato di pace”, ha riferito il vicepremier intrattenendosi con i giornalisti all’uscita dell’udienza, “e io ho ribadito il nostro impegno per la difesa delle minoranze cristiana sia a Gaza sia in Cisgiordania, non perché valga più la vista di un palestinese cristiano rispetto a un palestinese musulmano, ma perché i cristiani palestinesi sono elemento di pace, costruttori di pace e di stabilità”. L’Italia, ha detto ancora il titolare della Farnesina, è impegnata a difendere “i cristiani nel mondo: Siria, Medio Oriente, Palestina e non solo”. Tajani, che era accompagnato dalla famiglia, ha riferito di avere chiesto al Papa nativo di Chicago un messaggio per la Giornata dell’italofonia che cade il prossimo 19 novembre, “italiano lingua di pace”, “visto che”, ha chiosato, “l’italiano è la lingua ufficiale di Santa Romana Chiesa”.
di Iacopo Scaramuzzi
Tajani, garantire l'incolumità dei giornalisti a Gaza
Sul tema dei media a Gaza "abbiamo già approvato un documento insieme a tanti altri Paesi. La nostra posizione sulla libertà di stampa non cambia, crediamo che sia giusto garantire l'incolumità dei giornalisti ed è giusto che i giornalisti possano compiere il loro lavoro anche nella Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine della sua udienza con Papa Leone, commentando le notizie dell'uccisione di quattro reporter in un raid dell'Idf a Gaza.
Medico del Nasser, 'i pazienti stanno scappando da ospedale'
Un medico dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, Saber al-Asmar, ha affermato che i pazienti stanno "scappando" dalla struttura "per paura" di un altro attacco israeliano, riporta Al Jazeera. "Eravamo come tutti gli altri all'interno dell'ospedale, facevamo semplicemente il nostro lavoro con una grave carenza di attrezzature, strumenti e farmaci. E mentre tutti stavano facendo il proprio lavoro, è arrivato questo massiccio attacco", ha detto al-Asmar, aggiungendo che il raid è avvenuto mentre nell'ospedale c'erano studenti, medici e giornalisti. "La sala operatoria, soprattutto al mattino, è piena di studenti di medicina, pazienti, medici e infermieri... stavano seguendo le lezioni, mentre i giornalisti si preparavano a riferire su ciò che sta accadendo negli ospedali di Gaza", ha sottolineato.
Reuters, 'nostro cameraman morto mentre riprendeva attacco Idf'
L'agenzia di stampa Reuters ha confermato che tra le vittime del raid odierno dell'Idf sull'ospedale Nasser di Khan Yunis c'è Hossam al-Masri, un suo cameraman a contratto (e non un fotografo come riportato da Al Jazeera), che al momento della sua morte stava riprendendo l'attacco. "Il video in diretta dell'agenzia Reuters dall'ospedale, girato da Masri, si è improvvisamente interrotto nel momento dell'attacco iniziale, come mostrano le immagini della Reuters", scrive l'agenzia sul suo sito web. Come riportato in precedenza, dopo un primo attacco - in cui è morto al-Masri - l'Idf ha colpito ancora l'edificio dell'ospedale uccidendo gli altri tre giornalisti. Nel complesso, nell'attacco - realizzato con un drone - sono state uccise almeno 15 persone, tra cui almeno un membro della squadra dei soccorsi.

Tra vittime raid Idf fotografo Reuters e reporter Nbc
Il governo di Gaza controllato da Hamas ha reso noto che tra i quattro giornalisti uccisi oggi in un attacco dell'Idf sull'ospedale Nasser di Khan Yunis ci sono un fotografo dell'agenzia di stampa Reuters e un reporter dell'emittente statunitense NBC. Il fotoreporter della Reuters, riferisce Al Jazeera, era Hossam al-Masri, mentre il giornalista della NBC si chiamava Moaz Abu Taha. Le altre due vittime erano il fotoreporter della stessa Al Jazeera. Mohammed Salama, e Mariam Abu Daqa, un giornalista che collaborava con diversi media, tra cui l'Independent Arabic e l'Associated Press.
Berlino critica Israele per i piani su Gaza
Il ministro degli Esteri Johann Wadephul ha criticato il governo israeliano per i suoi piani di avanzata a Gaza. La credibilità della Germania come attore europeo globale dipende dalla coerenza della politica tedesca - nella difesa del diritto internazionale, nel rifiuto del terrorismo e nella protezione della vita civile - ha affermato Wadephul alla Conferenza degli Ambasciatori croati nella capitale Zagabria, aggiungendo che "a nostro avviso, la decisione del governo israeliano di prendere il controllo di Gaza City e intensificare le operazioni di terra non favorisce nessuno di questi obiettivi".
Quattro giornalisti morti nell’attacco di oggi su Khan Younis
Funzionari del governo di Gaza hanno confermato che sono 4 i giornalisti uccisi nell'attacco all'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia, nel quale sono morti 14 palestinesi.
Netanyahu: “Pronti a ridurre presenza Idf in Libano se Hezbollah prende provvedimenti per disarmo”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è pronto a ritirarsi dalle cinque postazioni militari nel sud del Libano qualora le Forze Armate Libanesi (Laf) prendano "i provvedimenti necessari per attuare il disarmo di Hezbollah". In un comunicato, l'Ufficio del Primo Ministro sottolinea che "Israele riconosce il passo significativo compiuto dal governo libanese, sotto la guida del presidente Aoun e del primo ministro Salam. La recente decisione del Consiglio dei Ministri di lavorare al disarmo di Hezbollah entro la fine del 2025 è stata una decisione di grande portata. Rappresenta un'opportunità cruciale per il Libano di riconquistare la sua sovranità e ristabilire l'autorità delle istituzioni statali, militari e governative, libera dall'influenza di attori non statali".
Nell’attacco di oggi sul complesso ospedaliero di Khan Younis morti 3 giornalisti
Almeno 14 persone, inclusi tre giornalisti, sono stati uccisi oggi nell'attacco dell'Esercito israeliano con un drone kamikaze che ha preso di mira il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera.
Al-Jazeera, 21 morti a Gaza dall'alba, ucciso fotoreporter
Sono 21 i palestinesi morti a Gaza in attacchi israeliani dall'alba di oggi. Lo riferisce al-Jazeera citando fonti mediche nella Striscia. In un raid dell'Idf contro il complesso medico Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia, è stato ucciso anche il fotoreporter Hossam Al-Masry e altri due giornalisti sono rimasti feriti.
Media, in corso operazione di terra di Israele nella Siria meridionale
L'esercito israeliano sta conducendo un'operazione di terra nella Siria meridionale. Lo riporta Haaretz, citando l'Idf.
Media, attacchi israeliani a Gaza, uccisi 6 palestinesi
Sei palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) a Gaza, riporta Al Jazeera. Tre palestinesi sono stati uccisi e molti sono rimasti feriti in un attacco dell'Idf contro una squadra che forniva aiuti a Deir el-Balah, nella Striscia centrale, secondo fonti dell'ospedale Al-Aqsa Martyrs. Altri due palestinesi sono morti in seguito ad un attacco nella zona di al-Karameh, a nord-ovest, mentre nel sud una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite in un raid contro una tenda che ospitava palestinesi sfollati nella zona di al-Mawasi a Khan Younis.
Le delegazioni di Siria e Israele registrano progressi nei negoziati in corso per un accordo di sicurezza tra i due Paesi
Stando al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa. "l'accordo in corso di discussione sarà basato su un ritorno alla linea di separazione tra le forze israeliane e siriane sulle Alture del Golan stabilite nel 1974". L'autoproclamato presidente della Siria ha inoltre sottolineato l'importanza dell'integrazione economica tra le nazioni del Medio Oriente e ha assicurato che "non esiterà a prendere ogni decisione necessaria per approvare un'intesa che soddisfi gli interessi della Siria e della regione".
Capo Idf: “C'è un accordo per ostaggi e dobbiamo accettarlo”
"C'è un accordo per gli ostaggi sul tavolo, dobbiamo accettarlo". Lo ha detto - come riporta il The Times of Israel - il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano (Idf), il generale Eyal Zamir, durante una visita alla base navale di Haifa. Zamir ha poi aggiunto: "L'Idf ha creato le condizioni per un accordo, ora la questione è nelle mani di Netanyahu".

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